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Ecobonus-casa, quali sono i lavori a costo zero?

Cercherò di fare una breve guida schematica (che verrà aggiornata a seguito dell’emanazione dei decreti attuativi) al maxi-sconto: cosa si può fare senza spendere nemmeno un euro? Partiamo da degli esempi concreti di come funziona la detrazione.

Prendiamo una famiglia tipo che decide di fare dei lavori di ristrutturazione della propria abitazione. Al momento della dichiarazione dei redditi riceverà una detrazione pari al 110 % del costo dei lavori (ipotizziamo abbia speso 20.000,00 € riceverà 22.000,00 €);

Questo importo potrà essere scontato dalle tasse in 5 anni con 5 rate di pari importo (fino al limite detraibile per rata dalla famiglia, il resto verrà perso) oppure la famiglia potrà chiedere all’impresa (che dovrà accettare tale ipotesi) lo sconto in fattura del 100 % della spesa a fronte della cessione del credito fiscale. In questo caso la famiglia non andrebbe a sostenere nemmeno un euro.

La ditta che ha ricevuto richiesta di cessione del credito andrà ad emettere una fattura da 20.000,00 € con sconto del 100 % quindi pari a 0,00 € vedendosi riconosciuto dallo Stato un credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione per 22.000,00 € (pari al 110 % dell’importo fatturato). A quel punto potrà decidere di utilizzarlo o cederlo ad un’altra impresa o a una banca che otterrà a sua volta i 22.000,00 € di credito d’imposta da utilizzare in 5 anni (4.400,00 € all’anno).

L’obiettivo del governo è quello di rilanciare gli investimenti privati con un occhio al settore “green”. La norma verrebbe inserita del decreto Maggio.

Tra i lavori che rientrano nell’ecobonus e nel sismabonus figurano:

  • interventi di isolamento termico delle superfici;
  • impianti di riscaldamento;
  • accorgimenti antisismici;

Nei primi due casi è possibile allargare la detrazione del 110 % anche agli infissi.

Se, nell’ambito dei lavori di ristrutturazione, si vuole restaurare la facciata esterna della propria casa o installare pannelli fotovoltaici, lo sconto viene esteso: tutte le opere riceveranno una detrazione pari al 110 %.

Per poter usufruire del bonus c’è un lasso di tempo ben preciso entro il quale devono essere effettuati i lavori di ristrutturazione. Si comincia il 1° luglio 2020 e si arriva al 31 dicembre 2021.

La detrazione per i lavori legati a sismabonus ed ecobonus, che erano al 65 % e al 50 %, salgono al 110 %. Questo significa che chi fa dei lavori, si vedrà scontato dalle tasse in 5 anni più soldi di quelli spesi.

Chi fa i lavori può anche scegliere un’altra strada: se la ditta accetta tale ipotesi, a fronte della cessione della detrazione fiscale, riceverà uno sconto del 100 % del costo dei lavori da parte dell’impresa che li ha effettuati. Non spenderà nulla cedendo la detrazione alla ditta.

Anche le aziende, una volta effettuato il lavoro, avranno due strade: utilizzare in 5 anni il credito d’imposta ottenuto, oppure cederlo a loro volta a soggetti terzi come gli istituti bancari.

Tutto quanto indicato nel presente articolo potrà subire modifiche e variazioni a seguito di maggiori dettagli riguardanti il Decreto Rilancio e di future norme attuative.

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